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11 Ottobre 2017Ciascun condomino può usare le parti comuni dell’edificio purché non ne alteri la destinazione e non impedisca il pari uso anche1110 agli altri condomini.
In condominio, non è facile gestire i rapporti di convivenza tra proprietari di appartamenti vicini. Figuriamoci quando si tratta di dover dividere l’uso di un bene comune, come le scale, l’androne, il terrazzo, il sottotetto, l’ascensore o il garage. Ecco perché spesso le controversie scaturiscono proprio dall’uso delle parti comuni dell’edificio, che a volte sconfina nell’abuso e altre nella pretesa di usucapione. Cerchiamo quindi di capire quali diritti i singoli condomini hanno sulle parti del palazzo che sono in comproprietà e come funziona in condominio l’uso delle parti comuni.
Quali sono le parti comuni dell’edificio
Per prima cosa dobbiamo definire l’elenco delle parti dell’edificio che sono di proprietà di tutti i condomini, ciascuno in proporzione alla propria quota millesimale. A definire la lista è il codice civile. Salvo vi sia un atto di proprietà dal quale risulti il contrario, si presumono di proprietà comuni le seguenti parti dello stabile:
- tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, come il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i pilastri e le travi portanti, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e le facciate;
- le aree destinate a parcheggio nonché i locali per i servizi in comune, come la portineria, incluso l’alloggio del portiere, la lavanderia, gli stenditoi e i sottotetti destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all’uso comune;
- le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere destinati all’uso comune, come gli ascensori, i pozzi, le cisterne, gli impianti idrici e fognari, i sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento ed il condizionamento dell’aria, per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino al punto di diramazione ai locali di proprietà individuale dei singoli condomini, ovvero, in caso di impianti unitari, fino al punto di utenza.
Come usare le parti comuni dell’edificio
Vediamo ora come si possono usare, ed entro che limiti, le parti comuni dell’edificio che abbiamo appena elencato. A chiarirlo è sempre il codice civile che stabilisce: il singolo comproprietario può usare la cosa comune, senza però impedire agli altri partecipanti di farne lo stesso uso secondo il loro diritto e…
Per saperne di più: La Legge Per Tutti
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