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Circolare Ministero, Economia e finanze 20/11/2017 n° 1
A seguito dello scandalo insorto sul calcolo della Tari e più precisamente sul sistema adottato da alcuni Comuni, che hanno provveduto a moltiplicare la parte variabile della tassa rifiuti per il numero delle pertinenze e, di conseguenza, hanno posto a carico dei cittadini importi maggiorati rispetto a quelli che sarebbero dovuti risultare, è intervenuto il MEF con la Circolare n. 1/DF, a fornire i necessari chiarimenti applicativi.
Il provvedimento spiega che, in relazione alle…
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Tari pertinenziale: le istruzioni del Ministero per il rimborso Circolare Ministero, Economia e finanze 20/11/2017 n° 1 A seguito dello scandalo insorto sul calcolo della Tari e più precisamente sul sistema adottato da alcuni Comuni, che hanno provveduto a moltiplicare la parte variabile della tassa rifiuti per il numero delle pertinenze e, di conseguenza, hanno posto a carico dei cittadini importi maggiorati rispetto a quelli che sarebbero dovuti risultare, è intervenuto il MEF con la Circolare n. 1/DF, a fornire i necessari chiarimenti applicativi. Il provvedimento spiega che, in relazione alle pertinenze dell’abitazione, è corretto computare la quota variabile una sola volta, e relativamente all’area totale dell’utenza domestica, e cioè la somma dei metri quadri dell’abitazione e delle relative pertinenze. Dall’esame della normativa richiamata, la Circolare evidenza che la quota fissa di ciascuna utenza domestica deve essere calcolata moltiplicando la superficie dell’alloggio sommata a quella delle relative pertinenze per la tariffa unitaria corrispondente al numero degli occupanti dell’utenza stessa, mentre la quota variabile è costituita da un valore assoluto, vale a dire da un importo rapportato al numero degli occupanti che non va moltiplicato per i metri quadrati dell’utenza e va sommato come tale alla parte fissa. Il documento, oltre a fornire esaurienti chiarimenti sugli aspetti emersi dal caso mediatico, e quindi sia sul corretto metodo di calcolo che in relazione a differenti fattispecie (ipotizzando dei concreti esempi), invita i contribuenti, in ipotesi avessero riscontrato un errato computo della parte variabile della tassa sui rifiuti, da parte del Comune ovvero del soggetto gestore del servizio, a richiedere il rimborso del relativo importo per tutte le annualità, a decorrere dal 2014, anno in cui la tassa in questione è entrata in vigore.