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Redatto da Michele Iaselli Fonte: Altalex.com
Come noto il 21 novembre Aijt Pai, capo della Federal communications commission (Fcc), l’agenzia che regola il settore delle comunicazioni negli Stati Uniti, ha presentato agli altri membri della commissione il suo piano per smantellare le regole volute dall’amministrazione Obama a favore della neutralità della rete, al fine di consentire la creazione di una rete a due velocità e favorire ovviamente chi paga di più.
La commissione voterà la proposta il 14 dicembre e, se non ci saranno sorprese, passerà con i 3 voti favorevoli dei repubblicani, contro i due dei democratici.
Si ricorda che la neutralità della rete rappresenta un importante garanzia di innovazione decentrata: la rete può essere usata per qualsiasi soluzione tecnologica o nuovo modello economico, la sua organizzazione non impone vincoli agli utenti. La neutralità della Rete ha inoltre implicazioni sociali e politiche in quanto comporta l’assenza di discriminazioni rispetto al contenuto del messaggio veicolato e rispetto alla natura del mittente. Tale neutralità verrebbe meno qualora la Rete fosse predisposta in modo da dare precedenza ai messaggi forniti da certe categorie di mittenti (ad es. imprese commerciali) o rifiutasse di trasmettere i messaggi che contengono certi contenuti (ad esempio messaggi pornografici, pubblicitari o relativi a particolari orientamenti politici). La neutralità della rete non esclude che la trasmissione di certi contenuti sia vietata dal diritto, né che certi messaggi siano eliminati al punto di arrivo (si pensi ai filtri anti-spamming). Essa esclude, però, che l’attuazione dei divieti giuridici o delle preferenze di alcuni utenti possa essere affidata alla Rete stessa (SARTOR).
La “net neutrality” è stata da sempre combattuta dai gruppi di telecomunicazione come At&t e Verizon. Difatti, offrendo a pagamento condizioni preferenziali ai pacchetti che presentano certe caratteristiche si otterrebbero risorse che potrebbero essere utilizzate per potenziare le infrastrutture di Internet. Di conseguenza con l’abbandono della neutralità si otterrebbe un miglioramento di “Pareto”, passando dalla situazione attuale, nella quale tutti si debbono accontentare di un servizio modesto, a una nuova situazione nella quale alcuni potrebbero ottenere un servizio migliore, senza che peggiori il servizio offerto agli altri.
Al contrario l’amministrazione Obama ed i grandi gruppi tecnologici della Silicon Valley (tra cui Amazon, Google, Facebook) sono contrarie all’abbandono della neutralità della Rete. In effetti si teme che ciò comporterebbe gravi pericoli per lo sviluppo di Internet e per l’economia della Rete: si potrebbe avere un peggioramento…
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