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27 Novembre 2018Pagamenti delle quote condominiali: nessun obbligo di servizio pos per l’amministratore di condominio
Redatto da Michele Orefice Fonte: Diritto.it
In materia di pagamenti elettronici l’art. 15 comma quarto della Legge n. 221 del 17/12/2012, che ha convertito il D.L. n. 179 del 18/10/2012, stabilisce che: “A decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito”. Tale norma, che si riferisce espressamente alle carte di debito, meglio conosciute come “bancomat”, in pratica impone a commercianti e professionisti di utilizzare il c.d. POS, ovvero il dispositivo che permette l’utilizzo delle carte di pagamento, per i pagamenti di importo superiore ai trenta euro, come indicato dall’art. 2, comma 1 del D.M. Sviluppo economico del 24/01/2014. Successivamente e precisamente nel 2016, con la Legge n. 208 del 28/12/2015, c.d. di Stabilità, è stato esteso l’obbligo, per commercianti e professionisti, di accettare anche i pagamenti effettuati con carte di credito, oltre che con il bancomat, e per di più per importi al di sotto dei cinque euro, tranne che nei casi di oggettiva impossibilità tecnica. In pratica il Governo sta provando a spingere i consumatori a pagare con la moneta elettronica, anche se gli obblighi citati non sembrano essere troppo convincenti, dal momento che non sono previste sanzioni in caso di una loro violazione. La suddetta normativa, infatti, non ha prodotto i risultati sperati, basti pensare che in Italia l’uso della moneta elettronica è soppiantato dai pagamenti in contanti, sia perché manca un sistema sanzionatorio in grado di obbligare davvero ad accettare i pagamenti elettronici e sia perché i costi connessi al POS sono elevati. Sotto tale profilo, però, è probabile che prossimamente, presumibilmente con un emendamento ad hoc alla Legge di Bilancio 2018, già approvata nella prima bozza del 16/12/2017, verrà introdotta una sanzione, forse fino a trenta euro, a carico di coloro che non adempiono all’obbligo di ricevere i pagamenti con la moneta elettronica. Mentre per quanto attiene alle spese connesse al POS il Consiglio dei Ministri ha già approvato il 15/09/2017, la bozza di decreto legislativo che recepisce la Direttiva europea 2015/2366 sui servizi di pagamento nel mercato interno (cosiddetta PSD 2 – Direttiva sui servizi di pagamento) e adegua la normativa italiana alle disposizioni del regolamento dell’Unione Europea n. 751/2015 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015, (cosiddetto IFR – Regolamento sulle tariffe di scambio), fissando un tetto alle commissioni interbancarie applicate ai pagamenti effettuati con carte di pagamento. In altre parole il Legislatore spera che una riduzione delle commissioni interbancarie possa contribuire a ridurre i costi per coloro che accettano pagamenti con “carte di debito e carte di credito”.
In tale contesto normativo ci si chiede se l’amministratore di condominio professionista è obbligato a dotarsi del POS, per accettare i pagamenti con bancomat e carte di credito da parte dei condòmini.
La risposta necessita di un coordinamento con altre disposizioni vigenti in materia condominiale, atteso che il Legislatore non ha inteso fare…
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