DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Dura poco la fuga in auto per scappare alle forze dell’ordine: è comunque resistenza a pubblico ufficiale
Confermata la condanna per giovane di neanche 18 anni di età. Inequivocabile, secondo i Giudici, la condotta da lui tenuta. A inchiodarlo è anche l’essersi prima chiuso nella vettura ferma e poi l’avere strattonato gli agenti di Polizia.
Redatto da Attilio Ievolella
Cass. pen., sez. II, ud. 3 dicembre 2021 (dep. 11 gennaio 2022), n. 458
Brevissima la fuga in auto per allontanarsi dalle forze dell’ordine. Doveroso però, nonostante la limitata durata temporale della corsa, parlare di resistenza a pubblico ufficiale.
A finire sotto processo è un ragazzo che non ha ancora raggiunto i 18 anni di età. Su di lui pesano le accuse di tentata truffa, estorsione e resistenza a pubblico ufficiale.
Ricostruita la vicenda, i giudici di merito ritengono sacrosanta la condanna del giovane.
Col ricorso in Cassazione il…
Cass. pen., sez. II, ud. 3 dicembre 2021 (dep. 11 gennaio 2022), n. 458
Presidente D’Agostini – Relatore Salemme
Ritenuto in fatto
1. L’Avv. G. M., nella qualità di difensore di fiducia di C.O. , propone ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte d’appello di Napoli sez. Minorenni e famiglia dell’8 luglio 2021, confermativa di quella di primo grado, con cui l’imputato era stato condannato a pena di giustizia per i delitti di tentata truffa (capo a), estorsione (capo b) e resistenza a pubblico ufficiale (capo c).
2. Il ricorso …
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PENALE DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 12/01/2022 Dura poco la fuga in auto per scappare alle forze dell’ordine: è comunque resistenza a pubblico ufficiale Cerca RICERCA AVANZATA Confermata la condanna per giovane di neanche 18 anni di età. Inequivocabile, secondo i Giudici, la condotta da lui tenuta. A inchiodarlo è anche l’essersi prima chiuso nella vettura ferma e poi l’avere strattonato gli agenti di Polizia. di Responsive image ATTILIO IEVOLELLA Giornalista Attilio Ievolella Cass. pen., sez. II, ud. 3 dicembre 2021 (dep. 11 gennaio 2022), n. 458 Brevissima la fuga in auto per allontanarsi dalle forze dell’ordine. Doveroso però, nonostante la limitata durata temporale della corsa, parlare di resistenza a pubblico ufficiale. A finire sotto processo è un ragazzo che non ha ancora raggiunto i 18 anni di età. Su di lui pesano le accuse di tentata truffa, estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. Ricostruita la vicenda, i giudici di merito ritengono sacrosanta la condanna del giovane. Col ricorso in Cassazione il… Cass. pen., sez. II, ud. 3 dicembre 2021 (dep. 11 gennaio 2022), n. 458 Presidente D’Agostini – Relatore Salemme Ritenuto in fatto 1. L’Avv. G. M., nella qualità di difensore di fiducia di C.O. , propone ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte d’appello di Napoli sez. Mino30renni e famiglia dell’8 luglio 2021, confermativa di quella di primo grado, con cui l’imputato era stato condannato a pena di giustizia per i delitti di tentata truffa (capo a), estorsione (capo b) e resistenza a pubblico ufficiale (capo c). 2. Il ricorso… Dirsi addio fa sempre male: risentimento, dolore, tristezza, rabbia, frustrazione sono le violente emozioni che ci colgono durante una separazione, anche quando non ci si ama più. Ma come dice Alfred Tennyson “E’ meglio aver amato e perso che non aver amato mai “. Non c’è da stupirsi se nel contesto odierno emerga con sempre maggiore evidenza la fragilità della coppia. Le separazioni e i divorzi sono in costante aumento e non riguardano più un periodo specifico, ad esempio la famosa crisi del settimo anno, ma possono avvenire dopo pochi mesi, oppure anche dopo venti, quarant’anni di convivenza. La società in cui viviamo è sempre più centrata sul denaro, sul potere e sull’egoismo, molto spesso le relazioni sentimentali finiscono per essere più uno scambio di beni materiali, che uno scambio d’amore e di sentimenti autentici. Un altro aspetto da non trascurare per comprendere il fenomeno, è che viviamo in quella che Zygmund Bauman definiva una “società liquida“, in cui formare una famiglia è sempre più difficile, sia a causa delle difficoltà economiche, sia dei miti, da cui siamo pervasi, che pongono al centro la libertà individuale, l’autorealizzazione, piuttosto che profondi legami familiari. Un altro fattore, per comprendere tale fragilità nelle relazioni, sono le elevate aspettative rispetto al proprio rapporto di coppia: il partner dovrebbe appagare totalmente i bisogni più profondi, dovrebbe essere sempre comprensivo, empatico, protettivo, amorevole, senza cedimenti, queste aspettative eccessive comportano amare delusioni, che, alla lunga, minano profondamente la solidità del rapporto. Crisi di coppia quando lasciarsi. “Lasciamoci così senza rancor…” Come superare una separazione matrimoniale Se la premura (o la cura), il rispetto e la responsabilità tra coniugi vacillano o vengono definitivamente a mancare, non sempre è possibile ricucire uno strappo così profondo, ormai si tratta di due individui che hanno ben poco da dirsi e da darsi, si deve perciò intraprendere il difficile cammino della separazione. Lettura consigliata: Crisi di coppia, come ricucire lo strappo. Quando non vi è equilibrio tra il potere del marito e quello della moglie e non è, perciò, possibile mantenere una complementarità nello svolgere i vari compiti, quando non vi è uguaglianza e una leadership condivisa, quando non vi è rispetto delle differenze individuali, quando manca la coesione, il senso di protezione e l’impegno per preservare l’integrità della coppia, quando manca l’equilibrio tra il bisogno di mantenere una struttura stabile e al contempo flessibile ai cambiamenti che la vita comporta, quando è ormai impossibile esprimere sentimenti, emozioni, cura e affetto, ed infine quando non vi è più chiarezza di regole e di ruoli e la comunicazione profonda e amorevole non esiste più, o peggio si comunica solo in modo rabbioso e violento, è impossibile superare i problemi e affrontare la crisi, non rimane altra strada che lasciarsi.