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20 Novembre 2017Individuazione e prelievo di reperti utili per la ricerca del DNA
Redatto da Giuseppe Marino – Avvocato e Dottore di ricerca in Giustizia costituzionale
Fonte: Dirittoegiustizia.it
Il solo fatto che un atto di indagine concerna rilievi o prelevamenti di reperti utili per la ricerca del DNA non ne modifica la natura e non ne giustifica, di per sé, la sottoposizione ad un regime complesso come quello previsto dall’art. 360 c.p.p.
(Corte Costituzionale, sentenza n. 239/17; depositata il 15 novembre)
Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 239, depositata il 15 novembre 2017. Il caso. La pronuncia in commento trae origine dalle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 360 c.p.p. nella parte in cui non prevede che le garanzie difensive previste da tale norma riguardino anche le attività di individuazione e prelievo di reperti utili per la ricerca del DNA. Ad avviso del giudice rimettente, la disciplina censurata violerebbe, non solo il diritto di difesa, tutelato dall’art. 24 Cost., ma anche il principio ispiratore del giusto processo…
Per la lettura completa dell’articolo: Dirittoegiustizia.it
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Individuazione e prelievo di reperti utili per la ricerca del DNA: la Costituzione impone il contraddittorio? Redatto da Giuseppe Marino – Avvocato e Dottore di ricerca in Giustizia costituzionale Fonte: Dirittoegiustizia.it Il solo fatto che un atto di indagine concerna rilievi o prelevamenti di reperti utili per la ricerca del DNA non ne modifica la natura e non ne giustifica, di per sé, la sottoposizione ad un regime complesso come quello previsto dall’art. 360 c.p.p.. (Corte Costituzionale, sentenza n. 239/17; depositata il 15 novembre) Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 239, depositata il 15 novembre 2017. Il caso. La pronuncia in commento trae origine dalle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 360 c.p.p. nella parte in cui non prevede che le garanzie difensive previste da tale norma riguardino anche le attività di individuazione e prelievo di reperti utili per la ricerca del DNA. Ad avviso del giudice rimettente, la disciplina censurata violerebbe, non solo il diritto di difesa, tutelato dall’art. 24 Cost., ma anche il principio ispiratore del giusto processo, consacrato nell’art. 111 Cost., secondo cui la prova deve formarsi nel contraddittorio tra le parti. Studio legale agrigento avvocato angela zambuto viale gian lorenzo bernini 50-52 – 92100 agrigento. Contatta lo studio legale avvocato angela zambuto agrigento per avere un consulto immediato e gratuito.