Famiglia
Divorzio
Non è ricorribile per cassazione la decisione inerente la scuola dei figli
Il Collegio ha precisato che le statuizioni relative alle modalità di affidamento della prole, in quanto non definitive, né decisorie, non sono ricorribili per cassazione, ai sensi dell’art. 111 Cost.
Cass. civ., sez. I, ord., 19 gennaio 2022, n. 1568
Una madre ricorre in Cassazione avverso la pronuncia della Corte d’Appello di Messina, la quale ha risolto la controversia nata con il suo ex marito con riguardo al figlio minore, autorizzando il padre ad iscriverlo presso una scuola nordamericana, con trasferimento dalla attuale residenza di Dubai.
La doglianza è, però, inammissibile. Infatti, il Collegio precisa che si tratta «delle statuizioni relative alle modalità di affidamento della prole, le quali non sono né definiti…
Cass. civ., sez. I, ord., 19 gennaio 2022, n. 1568
Presidente Acierno – Relatore Nazzicone
Fatti di causa
È proposto ricorso per cassazione, per sette motivi, avverso l’ordinanza della Corte d’appello di Messina del 16 agosto 2019, la quale, sul ricorso ex art. 709 ter c.p.c., ha risolto la controversia insorta tra i coniugi divorziati con riguardo al figlio minore, autorizzando il padre ad iscriverlo, già per l’a.a. …
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Famiglia Divorzio Non è ricorribile per cassazione la decisione inerente la scuola dei figli Il Collegio ha precisato che le statuizioni relative alle modalità di affidamento della prole, in quanto non definitive, né decisorie, non sono ricorribili per cassazione, ai sensi dell’art. 111 Cost. Cass. civ., sez. I, ord., 19 gennaio 2022, n. 1568 Una madre ricorre in Cassazione avverso la pronuncia della Corte d’Appello di Messina, la quale ha risolto la controversia nata con il suo ex marito con riguardo al figlio minore, autorizzando il padre ad iscriverlo presso una scuola nordamericana, con trasferimento dalla attuale residenza di Dubai. La doglianza è, però, inammissibile. Infatti, il Collegio precisa che si tratta «delle statuizioni relative alle modalità di affidamento della prole, le quali non sono né definiti… Cass. civ., sez. I, ord., 19 gennaio 2022, n. 1568 Presidente Acierno – Relatore Nazzicone Fatti di causa È proposto ricorso per cassazione, per sette motivi, avverso l’ordinanza della Corte d’appello di Messina del 16 agosto 2019, la quale, sul ricorso ex art. 709 ter c.p.c., ha risolto la controversia insorta tra i coniugi divorziati con riguardo al figlio minore, autorizzando il padre ad iscriverlo, già per l’a.a. Omicidio / Raffadali Ventiquattrenne ucciso a colpi di pistola in piazza Progresso, il killer è stato bloccato: è il papà Nello slargo vi sarebbe stata una nuova – forse l’ennesima – discussione e, ad un certo punto, il poliziotto in servizio al reparto Mobile di Catania ha estratto la pistola d’ordinanza ed ha iniziato a fare fuoco, uccidendo il figlio Il luogo dell’omicidio e la vittima: Vincenzo Gabriele Rampello Omicidio a Raffadali, in piazza Progresso. Ad essere ucciso, a colpi di pistola, è stato un ventiquattrenne del paese: Vincenzo Gabriele Rampello. Il presunto assassino è il padre del ragazzo: Gaetano, 57 anni, assistente capo coordinatore della polizia di Stato in servizio decimo reparto Mobile di Catania. Omicidio in piazza Progresso a Raffadali, fermato l’assassino omicidio raffadali rampello omicidio raffadali rampello2 omicidio raffadali rampello3 vincenzo gabriele rampello A quanto pare, sono stati esplosi almeno 9 colpi di pistola (perché tanti sono stati i bossoli ritrovati sul selciato), e anche a distanza ravvicinata. L’omicidio è avvenuto sotto l’impianto di videosorveglianza installato su piazza Progresso dal Comune. Telecamere che, di fatto, hanno ripreso ogni cosa. L’assassino è poi scappato. Sul posto si sono precipitati tutti i carabinieri della stazione di Raffadali e sono accorsi anche tutte le pattuglie dell’Arma del comando provinciale. I carabinieri – coordinati dal maggiore Marco La Rovere e dal capitano del Nor Alberto Giordano – sono riusciti, in maniera fulminea, a stringere il cerchio su cosa sia effettivamente accaduto. In piazza Progresso anche il comandante provinciale dell’Arma – il colonnello Vittorio Stingo – e poi il sostituto procuratore della Repubblica Chiara Bisso e il medico legale Alberto Alongi. Ecco le immagini del luogo del delitto Il ragazzo, a quanto pare, non stave bene, aveva dei problemi psicologici. In piazza Progresso, appare evidente, vi sarebbe stata una nuova – forse l’ennesima – discussione con il padre che, ad un certo punto, ha estratto la pistola d’ordinanza ed ha iniziato a fare fuoco, uccidendo il figlio. Poi, il poliziotto in servizio al reparto Mobile di Catania si è spostato su una panchina: era verosimilmente in attesa di pullman di linea. Ad intercettarlo, bloccarlo, ed arrestarlo sono stati i carabinieri del nucleo Operativo della compagnia di Agrigento.