Divorzio
I figli hanno diritto allo stesso tenore di vita goduto prima del divorzio (per quanto possibile)
Redatto da Luca Tantalo – Fonte: Diritto e Giustizia
La prole ha diritto ad un mantenimento, a seguito di separazione o divorzio, tale da garantire un tenore di vita corrispondente alle risorse economiche dei genitori e quanto più vicino possibile a quello goduto in precedenza.
(Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1, ordinanza n. 1562/20; depositata il 23 gennaio)
Questo è il principio dalla Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 1562/20, emessa il 14 novembre 2019 e depositata il successivo 16 giugno 2020, in particolare dal Collegio della Sesta Sezione Civile.
La questione è sorta in un giudizio per la cessazione degli effetti civili di un matrimonio e riguardava, allo stato, esclusivamente l’ammontare dell’assegno in favore del figlio, da poco maggiorenne ma non economicamente autosufficiente, e convivente con la madre come da condizioni di separazione, poi confermate con lo scioglimento del matrimonio.
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Le attività disposte dal comando provinciale dell’arma, oltre al contrasto alle attività di spaccio di sostanze stupefacenti, sono state mirate anche per reprimere il triste fenomeno dei furti in abitazione. Cinque sono state le pattuglie impiegate che hanno setacciato non solo i vicoli del vecchio nucleo urbano ma anche i quartieri di San Leone, Villaseta e Villaggio Mosè. Sessanta sono stati gli autoveicoli controllati, circa 180 invece le persone identificate. Durante i controlli, è stata scoperta della sostanza stupefacente, hashish e marijuana. Al vaglio dei carabinieri ci sarebbe la posizione di due cittadini extracomunitari, ritenuti presunti pusher casteltermini canicatti aragona favara castrofilippo naro licata palma di montechiaro porto empedocle raffadali CAP 92015 92014 92020 92024 92026 92021 92027 92028 92025 avvocatoagrigento.it incidente stradale studiolegaleagrigento.com lampedusa linosa 92010 abusivismo lgbt cambio sesso pubblico ministero juventus milan inter napoli akragas girgenti agrigentonotizie scrivo libero esecutore testamentario testatore esecuzioni immobiliari sfratto morosità domiciliazioni domiciliatario valle dei templi giardino della kolymbetra le pagine gialle elenco telefonico sono rosse padova milano bologna ferrar aroma frosinone brescia travagliato cavalli castagne funghi catania linguaglossa rifugio coca cola montagna Joker coomingsoon risarcimento danni FAMIGLIA e SUCCESSIONI Divorzio I figli hanno diritto allo stesso tenore di vita goduto prima del divorzio (per quanto possibile) Redatto da Luca Tantalo – Fonte: Diritto e Giustizia La prole ha diritto ad un mantenimento, a seguito di separazione o divorzio, tale da garantire un tenore di vita corrispondente alle risorse economiche dei genitori e quanto più vicino possibile a quello goduto in precedenza. (Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1, ordinanza n. 1562/20; depositata il 23 gennaio) Questo è il principio dalla Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 1562/20, emessa il 14 novembre 2019 e depositata il successivo 16 giugno 2020, in particolare dal Collegio della Sesta Sezione Civile. La questione è sorta in un giudizio per la cessazione degli effetti civili di un matrimonio e riguardava, allo stato, esclusivamente l’ammontare dell’assegno in favore del figlio, da poco maggiorenne ma non economicamente autosufficiente, e convivente con la madre come da condizioni di separazione, poi confermate con lo scioglimento del matrimonio. Il caso. Il Tribunale aveva originariamente fissato la misura dell’assegno di mantenimento in favore del figlio in € 900,00 oltre al 50% delle spese straordinarie; la Corte d’Appello, alla luce di una valutazione approfondita dei redditi degli ex coniugi, del loro presumibile tenore di vita, della disparità reddituale a favore del padre, delle accresciute esigenze di vita de figlio e dei prevalenti tempi di permanenza presso la madre, aveva stabilito invece in euro 1.100 mensili l’entità dell’assegno di mantenimento gravante sul padre, elevando quanto stabilito dal Tribunale, e aggiungendo anche il 70% delle spese straordinarie. La madre proponeva ricorso per la cassazione della sentenza con due motivi; il padre replicava con controricorso. Nel ricorso, venivano denunciati la violazione e la falsa applicazione degli artt. 155 e 337-ter c.c., nonché dell’art. 111, comma 6, Cost. in relazione all’art. 360, comma 1, n. 3, c.p.c. e in sostanza veniva chiesto un aumento dell’assegno di mantenimento, poiché a detta della ricorrente insufficiente e comunque sproporzionato rispetto alle condizioni economiche dei coniugi. L’assegno di mantenimento del figlio deve essere parametrato sulle effettive e attuali esigenze dello stesso alla luce delle condizioni economiche dei genitori e del tenore di vita della famiglia in costanza di matrimonio. La Suprema Corte ha esaminato con attenzione la questione riguardante l’attribuzione dell’assegno di mantenimento in favore del figlio, che come detto è maggiorenne ma non economicamente autosufficiente, e convive con la madre. Il ricorso è stato respinto, poiché secondo la Cassazione ha quindi ben valutato la Corte territoriale le circostanze del caso concreto, richiamando i principi della Sesta Sezione, per cui a seguito della separazione personale (o della cessazione degli effetti civili, come in questo caso), la prole ha diritto ad un mantenimento tale da garantire un tenore di vita corrispondente alle risorse economiche della famiglia e analogo (per quanto possibile) a quello goduto in precedenza; di conseguenza, deve continuare a trovare applicazione l’art. 147 c.c., che obbliga i genitori a far fronte a tutte le esigenze dei figli, non solo quelle alimentari, ma anche abitative, scolastiche, sanitarie e sociali. Per la Suprema Corte, si tratta di accertamento di fatto che la Corte territoriale ha correttamente svolto, e quindi la domanda di riesame di tale questione, contenuta nel ricorso, si risolve in una richiesta di riesame di tale questione di fatto, in quanto tale inammissibile. Di conseguenza, in applicazione di detti principi, il ricorso è stato respinto. Duro colpo allo spaccio di droga nel centro storico, sequestrati hashish e marijuana: controlli anche in vari quartieri maxi controllo del territorio da parte dei carabinieri di Agrigento in diversi quartieri della città dei Templi, con particolare attenzione ai i vicoli del centro storico nella zona di piazza Ravanusella dove nei mesi scorsi i militari avevano fatto scattare il blitz antidroga “Piazza pulita”. Le attività disposte dal comando provinciale dell’arma, oltre al contrasto alle attività di spaccio di sostanze stupefacenti, sono state mirate anche per reprimere il triste fenomeno dei furti in abitazione. Cinque sono state le pattuglie impiegate che hanno setacciato non solo i vicoli del vecchio nucleo urbano ma anche i quartieri di San Leone, Villaseta e Villaggio Mosè. Sessanta sono stati gli autoveicoli controllati, circa 180 invece le persone identificate. Durante i controlli, è stata scoperta della sostanza stupefacente, hashish e marijuana. Al vaglio dei carabinieri ci sarebbe la posizione di due cittadini extracomunitari, ritenuti presunti pusher Rischio Coronavirus”, il gruppo della Cina non parteciperà al Mandorlo in fiore Il richio epidemico del Coronavirus non influenzerà la 75esima edizione del Mandorlo in Fiore di Agrigento in programma dal 28 febbraio al 8 marzo prossimi. Cinesi in arrivo per il loro Capodanno: vertice sul Coronavirus in Comune L’ente organizzatore, il Parco archeologico Valle dei Templi di Agrigento, ha precisato che, salvo ulteriori complicazioni, il virus che terrorizza il mondo non dovrebbe inficiare sullo svolgimento della kermesse folklorica. Coronavirus, Tedesco: “Bloccare i flussi provenienti dalla Cina” “Questa edizione andrà avanti – spiega, ai microfoni di AgrigentoNotizie, il direttore del Parco archeologico Valle dei Templi: Roberto Sciarratta – . Avevamo previsto di invitare un gruppo proveniente dalla Cina che aveva dato l’adesione, ma ci ha fatto sapere che a causa del problema sanitario non potranno partecipare”.