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30 Ottobre 2017
Il decreto ingiuntivo, aspetti sostanziali e processuali
31 Ottobre 2017Avvocati tributaristi su bozza Manovra 2018: Illegittima e gravemente vessatoria la prescrizione decennale delle cartelle esattoriali non contestate, con effetto retroattivo. Insieme con la cartolarizzazione dei crediti fiscali, le misure prefigurano lo scardinamento di principi costituzionali e il principio di certezza del diritto con grave danno dei cittadini contribuenti, totalmente ingiustificato.
L’Uncat, l’Associazione nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi, giudica inaccettabili le norme che, secondo quanto risulta dalla cronaca di questi giorni, sarebbero inserite nella bozza del disegno di legge di Stabilità 2018 (ancora attesa di essere inviato in Parlamento) e che riguardano il termine di prescrizione decennale delle cartelle esattoriali non contestate, con effetto retroattivo (cioè con effetti su cartelle già prescritte), e la cessione a privati dei crediti fiscali affidati alla riscossione dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Ciascuna di per sé, esse presentano gravi elementi di iniquità a danno dei cittadini ed in aggiunta, se lette congiuntamente, paiono adombrare l’inammissibile fine di favorire la cartolarizzazione dei crediti fiscali (conferendo loro maggiore appetibilità), di punire coloro che non hanno scelto di aderire alla cosiddetta “rottamazione” (confidando nella avvenuta prescrizione) e di “salvare” la posizione del fisco da annosi contenziosi in materia di prescrizione rispetto ai quali si delineerebbe una costante soccombenza dell’Ufficio.
Con un articolato documento, inviato ai rappresentanti di Parlamento e Governo con l’obiettivo di sventare e promuovere la rimozione dal testo finale del disegno di legge di queste misure gravemente lesive, l’Uncat ha evidenziato gli aspetti critici ed eccentrici rispetto ai dati normativi attuali e alla interpretazione della Suprema Corte sui termini di prescrizione e della stessa Corte Costituzionale sul principio di retroattività delle norme.
In sintesi, riportiamo i passaggi principali del documento.
Con riferimento alla norma sulla prescrizione decennale delle cartelle non contestate l’Uncat rileva che non si tratta, in sostanza, di interpretazione “autentica” ma (illegittimamente) “additiva”.
1) L’intento del legislatore è di introdurre surrettiziamente una norma di interpretazione autentica, dunque con effetto retroattivo, allo scopo di prolungare in modo artificioso la durata della prescrizione in tutti quei casi nei quali il credito Erariale (o comunque vantato dall’ente pubblico) sia soggetto ad una prescrizione più breve in virtù di una specifica disposizione di legge.
2) L’incipit della norma (secondo la quale ” Gli articoli 49 e 50 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, si interpretano nel senso che …. “) è capzioso: appare trattarsi di una norma interpretativa autentica delle norme di cui agli artt. 49 e 50 cit, norme che – tuttavia – non trattano né disciplinano in alcun modo il tema della prescrizione della azione di riscossione.
3) La disposizione suscita forti dubbi di costituzionalità…
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