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8 Dicembre 2017Malformazione del feto e omessa informazione: danno provabile per presunzioni
Cassazione Civile, sez. III, sentenza 31/10/2017 n° 25849
Redatto da Carmine Lattarulo Fonte: Altalex.com
Provabile per presunzioni il danno psichico per disinformata anomalia del feto: è quanto ha stabilito la Cassazione Civile, Sez. III, con la sentenza 31 ottobre 2017, n. 25849.
Grava, invece, sul medico la prova contraria che che la donna non si sarebbe determinata all’aborto per qualsivoglia ragione personale.
Il fatto
I genitori di un minore convenivano in giudizio l’azienda ospedaliera per richiedere il risarcimento danni a seguito di invalidità permanente del 100% del figlio partorito; sostenevano un errore diagnostico consistito nella mancata individuazione delle malformazioni presenti nel feto al momento dell’ecografìa e la conseguente omessa informazione che aveva impedito di esercitare il diritto, riconosciuto alla madre dall’art. 6 della legge n. 194 del 1978, di ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza, con gravissime conseguenze per essi sul piano psichico e della qualità di vita.
Il Tribunale accoglieva la domanda del danno iure proprio dei genitori e rigettava invece la domanda avanzata per conto del figlio. La Corte di appello, invece, escludeva il diritto dei coniugi al risarcimento dei danni conseguenti alla perdita di chance. Tuttavia riconosceva un minor danno derivante dalla compromissione del diritto dei genitori ad essere informati della malformazione del nascituro al fine di prepararsi, psicologicamente e materialmente, all’arrivo di un bambino menomato. I genitori ricorrevano in Cassazione.
La decisione
In tema di responsabilità medica da nascita indesiderata, il genitore che agisce per il risarcimento del danno ha l’onere di provare che la madre avrebbe esercitato la facoltà d’interrompere la gravidanza – ricorrendone le condizioni di legge – ove fosse stata tempestivamente informata dell’anomalia fetale; quest’onere può essere assolto tramite presunzioni, la praesemptio hominis, in base a inferenze desumibili dagli elementi di prova in atti, quali il ricorso al consulto medico funzionale alla conoscenza dello stato di salute del nascituro, le precarie…
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