Diritti della personalità
13 Marzo 2018Sanzioni disciplinari e riserva all’ordinamento sportivo
15 Marzo 2018Patente sospesa perché omosessuale: ministeri Difesa e Trasporti condannati
I ministeri della Difesa e dei Trasporti dovranno versare centomila euro, quale risarcimento dei danni a favore di un uomo, oggi trentacinquenne, per essersi visto sospendere la patente di guida nel 2005, a seguito della visita di leva, in quanto aveva dichiarato la propria omosessualità. Quindi la motorizzazione di Catania sospese la patente di guida per “disturbo dell’identità sessuale”.
L’episodio trovò un primo verdetto dieci anni fa, sui banchi del Tribunale di Catania, che condannò lo Stato Italiano, ed in particolare i Ministeri della Difesa e dei Trasporti, a risarcire l’uomo riconosciuto vittima di discriminazione, quantificando l’esborso in centomila euro, ridotto nel 2011 a ventimila…
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agrigento avvocato separazione agrigento avvocato separazione agrigento avvocato separazione agrigento avvocato separazione agrigento avvocato separazione agrigento avvocato separazione. Patente sospesa perché omosessuale: ministeri Difesa e Trasporti condannati I ministeri della Difesa e dei Trasporti dovranno versare centomila euro, quale risarcimento dei danni a favore di un uomo, oggi trentacinquenne, per essersi visto sospendere la patente di guida nel 2005, a seguito della visita di leva, in quanto aveva dichiarato la propria omosessualità. Quindi la motorizzazione di Catania sospese la patente di guida per “disturbo dell’identità sessuale”. L’episodio trovò un primo verdetto dieci anni fa, sui banchi del Tribunale di Catania, che condannò lo Stato Italiano, ed in particolare i Ministeri della Difesa e dei Trasporti, a risarcire l’uomo riconosciuto vittima di discriminazione, quantificando l’esborso in centomila euro, ridotto nel 2011 a ventimila, ad opera della corte territoriale. In terza battuta la Corte di Cassazione annullava, con rinvio, la pronuncia in merito all’entità del risarcimento, evidenziando la gravità della condotta dei due ministeri, sulla considerazione che l’identità sessuale è da ascrivere al diritto, costituzionale ed involabile della persona, al contempo riconoscendo che l’uomo è stato effettivamente vittima di un grave comportamento di omofobia. Nel giudizio di rinvio la Corte d’Appello di Palermo ha liquidato una somma pari a centomila euro, a titolo di ristoro per i pregiudizi subiti, altresì condannando i due dicasteri coinvolti, Difesa e Trasporti, al pagamento di tutte le spese processuali finora sostenute dalla vittima dell’assurdo episodio di omofobia.