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La polizia può accedere ai dati personali dei titolari delle SIM attivate su cellulari rubati
Redatto da Giulia Milizia fonte: Diritto e Giustizia
L’art. 15 §.1 Direttiva 2002/58/CE (direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche), letto alla luce degli art. 7 e 8 Carta di Nizza deve essere interpretato nel senso che l’accesso delle autorità pubbliche ai dati che mirano all’identificazione dei titolari di carte SIM attivate con un telefono cellulare rubato, come il cognome, il nome e, se del caso, il loro indirizzo, comporta un’ingerenza nei diritti fondamentali di questi ultimi, sanciti da questi articoli della Carta di Nizza, che non presenta una gravità tale da doverlo limitare, in materia di prevenzione, ricerca, accertamento e perseguimento dei reati, alla lotta contro la criminalità grave.
(Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza 2 ottobre 2018, causa C-207/16)
È quanto sancito dalla Corte di Giustizia con la sentenza del 2 ottobre 2018 (EU:C:2018:788) sulla causa C-207/16. Il caso. Un uomo denunciava il furto del portafogli e del cellulare nel corso di una rapina, in cui veniva gravemente…
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Privacy La polizia può accedere ai dati personali dei titolari delle SIM attivate su cellulari rubati Redatto da Giulia Milizia fonte: Diritto e Giustizia L’art. 15 §.1 Direttiva 2002/58/CE (direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche), letto alla luce degli art. 7 e 8 Carta di Nizza deve essere interpretato nel senso che l’accesso delle autorità pubbliche ai dati che mirano all’identificazione dei titolari di carte SIM attivate con un telefono cellulare rubato, come il cognome, il nome e, se del caso, il loro indirizzo, comporta un’ingerenza nei diritti fondamentali di questi ultimi, sanciti da questi articoli della Carta di Nizza, che non presenta una gravità tale da doverlo limitare, in materia di prevenzione, ricerca, accertamento e perseguimento dei reati, alla lotta contro la criminalità grave. (Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza 2 ottobre 2018, causa C-207/16) È quanto sancito dalla Corte di Giustizia con la sentenza del 2 ottobre 2018 (EU:C:2018:788) sulla causa C-207/16. Il caso. Un uomo denunciava il furto del portafogli e del cellulare nel corso di una rapina, in cui veniva gravemente… Privacy La polizia può accedere ai dati personali dei titolari delle SIM attivate su cellulari rubati Redatto da Giulia Milizia fonte: Diritto e Giustizia L’art. 15 §.1 Direttiva 2002/58/CE (direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche), letto alla luce degli art. 7 e 8 Carta di Nizza deve essere interpretato nel senso che l’accesso delle autorità pubbliche ai dati che mirano all’identificazione dei titolari di carte SIM attivate con un telefono cellulare rubato, come il cognome, il nome e, se del caso, il loro indirizzo, comporta un’ingerenza nei diritti fondamentali di questi ultimi, sanciti da questi articoli della Carta di Nizza, che non presenta una gravità tale da doverlo limitare, in materia di prevenzione, ricerca, accertamento e perseguimento dei reati, alla lotta contro la criminalità grave. (Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza 2 ottobre 2018, causa C-207/16) È quanto sancito dalla Corte di Giustizia con la sentenza del 2 ottobre 2018 (EU:C:2018:788) sulla causa C-207/16. Il caso. Un uomo denunciava il furto del portafogli e del cellulare nel corso di una rapina, in cui veniva gravemente…
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