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23 Aprile 2019Niente automatismi nel riconoscimento della maternità surrogata in mancanza di legami biologici
Redatto da Annamaria Fasano, Giuseppina Pizzolante
Fonte: Il Familiarista
Il caso. Alla Corte europea dei diritti dell’uomo viene sottoposta una richiesta di riconoscimento di un certificato di nascita di due minori nati in California attraverso la gestazione «per altri».
Le autorità francesi avevano negato inizialmente il riconoscimento. Poi, dopo la condanna del 26 giugno 2014 da parte della Corte europea, nel giudizio 65192/11, Mennesson c. Francia, i minori erano stati registrati come figli del padre biologico, ma non della madre francese. Rispetto alla richiesta di riconoscimento avanzata da entrambi i genitori – conformemente alla situazione concretizzatasi negli Stati Uniti –, la Cour de cassation francese, nell’ottobre 2018, aveva chiesto un parere consultivo alla Corte.
In sostanza i bambini in questione non hanno legami né biologici né genetici con la loro madre legale, la moglie del padre, che però negli Stati Uniti è riconosciuta come genitore a tutti gli effetti.
Rifiutando di trascrivere nei registri dello stato civile il certificato di nascita di un bambino nato all’estero a seguito di maternità surrogata gestazionale, uno Stato parte, quale la Francia, ha superato il margine di discrezionalità di cui dispone a norma dell’art. 8 CEDU che tutela il diritto al rispetto della vita privata e familiare? La possibilità per la madre francese di adottare il figlio del coniuge, padre biologico, soddisfa i requisiti di cui all’art. 8 CEDU?
È possibile la trascrizione del certificato di nascita di un minore nato da maternità surrogata praticata all’estero? Sono queste alcune delle domande formulate dalla Cour de cassation a cui la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dato risposta col parere reso il 10 aprile 2019, affermando che il diritto al rispetto della vita privata di un minore, ai sensi del citato art. 8, non impone che il riconoscimento in parola avvenga mediante trascrizione nei registri dello stato civile del certificato di nascita legalmente redatto all’estero. Il riconoscimento può realizzarsi con altri mezzi, come l’adozione dei minori da parte della madre richiedente, a condizione che le procedure previste dalla legge nazionale garantiscano l’efficacia e la rapidità della sua attuazione…
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